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Feudatari buoni o cattivi? (22.01.2007)

 

La storiografia degli ultimi secoli, almeno dall'illuminismo in poi, è stata sempre concorde nel tracciare un ritratto a tinte fosche dei feudatari, soprattutto di quelli meridionali, individui simili a bestie, pronti a succhiare il sangue dei poveri e indigenti vassalli, sfruttatori e parassiti, e responsabili del ritardato sviluppo del Sud, ecc. ecc.

Ora, premesso che non tutto quello che si sostiene sia privo di fondamento, non vi è dubbio che si tratti di uno stereotipo, fra l'altro romanticamente suggestivo, oramai consolidato e difficile da sradicare.
       A consolidarlo concorrono anche un bel po' di leggende. Così, almeno per la Calabria, non c'è centro che non vanti la figura di un feudatario che abbia cercato di applicare il fantomatico (e peraltro mai esistito realmente) jus primae noctis, cioè un diritto legalmente riconosciuto al feudatario di poter "beneficiare" della prima notte dopo le nozze da parte delle ragazze appena maritate a scapito dei loro giovani mariti.
       Peccato però che chi si mette a leggere le fonti storiche piuttosto che in vicende del genere si imbatte talvolta in documenti che hanno dell'incredibile, come quello che mi è capitato di analizzare anni or sono.
       Si tratta di un pubblico parlamento dell'università di Gioiosa che risale al 1702 e nel quale, la comunità tutta riunitasi con in testa il sindaco, sosteneva quanto segue:

Almeno dalla seconda metà del Seicento si era registrato un periodo di crisi e di recessione economica, molte famiglie non avevano avuto modo di pagare le tasse allo stato. Così il feudatario, marchese Francesco Maria Caracciolo, si era offerto di pagare le tasse di tutti coloro che non ne avevano la possibilità, cosa che fece per circa un ventennio, senza pretendere dagli abitanti la restituzione di alcunché.

Quando, dopo la morte di Francesco Maria avvenuta nel 1696, il feudo passò al figlio Nicola Maria, l'università tornò alla carica e chiese al nuovo marchese se avesse voluto la restituzione delle somme: questi rifiutò, contentandosi di ricevere dalla medesima una piccola cifra a carattere simbolico in segno di riconoscenza da parte della collettività.

Mi pare proprio un bello esempio della “barbarie” di alcuni feudatari. Che ne dite?

 

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